Da quando, il 10 novembre 2017, Nexi è stata creata i criminali si sono immediatamente mobilitati e già il 14 novembre D3Lab rilevava un primo phishing facente uso del brand/logo del nuovo ente.
Nelle settimane successive molti utenti Twitter ci hanno contattato richiedendo informazioni riguardo un sms ricevuto avente il seguente testo “Servizio SMS di spesa attivato“.
Al momento D3Lab non ha alcuna forma di collaborazione attiva con Nexi, non abbiamo quindi conoscenza delle modalità e procedure operative dell’ente.
Alle prime richieste abbiamo cercato di rispondere con logica:
“Nexi è la nuova società/servizio che gestisce le transazione con carte di credito per alcune banche (Popolare di Cremona, Popolare di Intra, Banca Popolare di Lecco, Popolare di Lodi, Banca Popolare di Luino e Varese, Popolare di Verona, l’elenco potrebbe non essere esaustivo). Presumo lei possa essere cliente di una delle banche coinvolte ed avere una loro carta di credito per la quale hanno attivato i servizi di sicurezza (sms al pagamento o prelievo, ecc…) L’sms da lei ricevuto non presenta link, quindi non è pericoloso. Saluti”
“Nexi è il nuovo servizio nato da CartaSi per la gestione delle carte di credito. Se l’sms non contiene link non c’è da allarmarsi e si può supporre che sia solo una notifica con cui Nexi avvisa il titolare di carta di credito CartaSì di aver attivato su di essa il servizio SMS che vi avvisa quando la usate per un pagamento.”
Con sorpresa gli utenti a cui fornivamo questa spiegazione ci rispondevano di non essere possessori di carte di credito CartaSì di conti correnti presso gli istituti del Gruppo ICBPI (Popolare di Cremona, Popolare di Intra, Banca Popolare di Lecco, Popolare di Lodi, Banca Popolare di Luino e Varese, Popolare di Verona).
Quindi al fine di poter dare un’informazione il più corretta possibile agli utenti che ci contattavano il 26 dicembre scorso scrivevamo all’account Twitter ufficiale di Nexi richiedendo informazioni.
Essendo le richieste arrivate via Twitter abbiamo preferito veicolare il messaggio attraverso il medesimo canale, abbastanza certi che anche altri utenti avessero inoltrato le loro richieste verso tale destinatario, ipotizzando così che il social manager potesse avere una visione d’insieme del problema e dell’esigenza degli utenti di ricevere risposte.
Al momento non abbiamo ricevuto nessuna risposta.
Invitiamo Nexi a dare maggior evidenza al pubblico delle proprie modalità di comunicazione evitando in tal modo che eventuali lacune e spazi vuoti nella comunicazione possano essere abusati dai criminali per la realizzazione di frodi.