Lo scorso Marzo vi parlammo di una crescente campagna di Phishing ai danni del portale webmail di Virgilio, trascorsi tre mesi dalla prima segnalazione confermiamo il trend e l’uso costante di dominii creati ad hoc per ingannare l’utente.
Il grafico precedente mostra le segnalazioni rilevate da settembre 2017 fino al 12 Giugno 2018, la linea di tendenza infine ci permette di confermare il trend in crescita.
L’attacco di Phishing ha esclusivamente il compito di carpire l’username e la password della webmail, dati importanti perché permettono ad un attaccante di:
- Sfruttare l’account email della vittima per inviare spam, phishing e/o malware;
- Leggere eventuali conversazioni confidenziali.
Quest’ultima possibilità non rappresenta un rischio solo per la privacy, ma anche per le finanze delle vittime! Poter individuare il personale della filiale di banca con il quale la vittima interloquisce permette ai criminali di scrivere loro da un indirizzo email noto, simulando la necessità di contante a causa di un imprevisto occorso durante un viaggio all’estero, oppure se la vittima ha una propria attività e la mailbox è usata per lo scambio di documenti lavorativi, potrebbe permettere ai criminali di individuare una fattura inviata ad un cliente che, editata con le coordinate bancarie di un conto corrente nella disponibilità dei truffatori, potrebbe causare il dirottamento del pagamento.